L'affacciarsi sul mercato di microprocessori di dimensione sempre più ridotte, combinato ad un calo drastico e repentino del costo degli stessi determinerà nei prossimi anni l'esplosione delle applicazioni basate su reti di sensori wireless (WSN), fino a determinare il diffondersi del cosiddetto “dust computing”. Queste applicazioni necessitano di una infrastruttura flessibile per le reti di sensori in grado da un lato di potersi adattare con estrema semplicità alle esigenze diverse delle diverse applicazioni in tema di misure da rilevare, distribuzione della elaborazione dei dati raccolti tra nodi locali e server centrale, protocolli e frequenze da usare in trasmissione, e dall'altro di offrire una serie di servizi in grado di abilitare applicazioni, dalla piattaforma giroscopica, a servizi di auto-configurazione e gestione della rete locale, a servizi di sicurezza ed altri ancora. D'altro canto la presenza sul territorio di una grande quantità di nodi richiede poi la disponibilità di una piattaforma di gestione anch'essa molto flessibile in grado di raccogliere i dati raccolti sul campo (per svariate applicazioni molto voluminosi), elaborarli adottando anche tecniche di data mining e di business intelligence molto complesse, trasmetterli a utenti finali e centri di gestione dandone accesso sicuro utilizzando qualsivoglia device (computer, palmare, tablet, telefonino, tv,…), integrarli all'interno di altre applicazioni.

L'ultimo aspetto di questo scenario che riteniamo di fondamentale importanza per costruire applicazioni distribuite di questo tipo che abbiano successo consiste nel disporre di uno strumento in grado di effettuare in modo estensivo ma al tempo stesso semplice tutte le necessarie attività di test, sia funzionali che di conformità, sia di stress e performance che di QoS. Questo strumento non deve soltanto supportare la fase di test, ma anche – e forse soprattutto – la successiva produzione, quando i malfunzionamenti avvengono in uno scenario complesso e sono spesso causati dalla interazione con altre componenti o applicazioni presenti solo in produzione, oppure dalla incapacità della rete a fornire il servizio richiesto.

In ragione di questa strategia, Adeo ha sviluppato vari progetti di ricerca che la rendono in grado di proporre soluzioni innovative su vari mercati, sviluppando tutti e tre gli "ambienti" descritti in precedenza (infrastruttura locale dei nodi, piattaforma di raccolta ed elaborazione dati, strumenti avanzati di testing).

Per quel che riguarda l’ambiente di testing abbiamo sviluppato un prodotto a sé stante, denominato SNQ, mentre per quel che concerne le applicazioni distribuite abbiamo sviluppato un motore avanzato di raccolta, elaborazione e presentazione dei dati raccolti sul campo, denominata RDM, che utilizziamo come piattaforma abilitante per la realizzazione di applicazioni innovative nei settori dei Trasporti, dell’Energia e dell’Healthcare.